ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO EDUCATIVO PER UTENTI IN ETÀ SCOLARE
Il servizio si svolge per 5/6 giorni la settimana, per l’intero anno scolastico ed è operativo sia in ambito scolastico sia in ambito domiciliare/territoriale. L’intervento si declina in 2/3 incontri settimanali concordati ad inizio anno scolastico con la scuola e con la famiglia. Dalla presa in carico in poi il Dipartimento educativo assicura:
Riteniamo importante la presa in carico di un nuovo utente che il Dipartimento cura con attenzione, garantendone l’effettuazione secondo i tempi e le modalità stabilite nel corso del primo incontro conoscitivo (presso l’ufficio disabili sensoriali della Città di Torino):
Il servizio educativo offre pertanto consulenza tiflo psicologica legata alla riabilitazione sia per gli utenti che per i loro genitori.
La coordinatrice del servizio educativo è costantemente a disposizione delle famiglie per monitorare il grado di soddisfazione e per sostenere il nucleo nelle procedure che riguardano (es. richiesta di ausili, scelta di indirizzo scolastico, iscrizione ad eventuali iniziative socializzanti sul territorio ecc.), la mediazione in caso di eventuali criticità nel rapporto con scuola e rete dei servizi. Modalità di lavoro in rete Il lavoro in rete è ormai un dato imprescindibile. La finalità è approdare ad un intervento elaborato e multidisciplinare realizzato da parte di professionisti con competenze diverse che mira a facilitare il raggiungimento dell’autonomia dell’utente sul piano motorio, cognitivo e emozionale.
Il lavoro di rete è un’importante risorsa: la rete può essere a sua volta primaria (la famiglia, la scuola), secondaria di tipo informale (gruppi, associazioni, risorse territoriali) e di tipo formale strutturata (rete strutturata e formalizzata).
È a cura dell’educatore la rete primaria laddove gli scambi sono caratterizzati dal principio di reciprocità. È ancora a cura dell’educatore la rete secondaria di tipo informale laddove gli scambi sono contrassegnati anche dal principio della solidarietà. È invece un lavoro di sinergia tra educatore e coordinatore quello rivolto alla rete secondaria formale al fine di garantire un sistema integrato di interventi e la definizione di percorsi volti a rispondere in modo appropriato alle esigenze dell’utente, ottimizzare l’efficacia delle risorse, valorizzare e implementare le competenze, evitare la settorializzazione delle risposte.
Fin dalla presa in carico si fissano incontri preliminari con i vari operatori; dal 2022 gli incontri annuali di rete sono confluiti nelle riunioni dei GLO scolastici, convocati dalle scuole di ogni ordine e grado. Gli obiettivi di lavoro individuati vanno a comporre la proposta educativa che provvediamo ad inviare a tutti gli operatori della rete ad inizio anno scolastico; analoga modalità viene utilizzata quando, in prossimità delle successive riunioni, alleghiamo la verifica intermedia e finale della realizzazione degli obiettivi. Ogni incontro vede la redazione di un verbale “ad uso interno” che viene inviato a famiglia e operatori.
Sono costanti anche gli incontri bilaterali e di équipe al fine di assicurare unitarietà di intenti, e scambi di e-mail per un aggiornamento più puntuale. Tali aggiornamenti sono conservati nel diario di ogni utente, per una efficace tracciabilità degli avvenimenti. Le famiglie, si premurano di inviare valutazioni ortottiche e/o certificazione oculistica e diagnostica in fase di evoluzione.
Un lavoro di rete ben costruito può essere la risposta più efficace a problemi che potrebbero creare solitudine ed emarginazione nonché mancato sviluppo.
- la definizione di una prima ipotesi di lavoro;
- un breve periodo di osservazione, dedicato ad instaurare innanzitutto una relazione fiduciaria con l’educatore e a individuare le principali risorse e le eventuali difficoltà dell’utente;
- la formulazione di un progetto educativo individualizzato attraverso la collaborazione e la condivisione della famiglia e degli altri operatori della rete
- la presenza costante di una coordinatrice pedagogica al fine di consentire la soluzione di eventuali criticità derivanti dall’espletamento del servizio e di monitorare costantemente l’andamento
- l’esplorazione di opportunità e risorse presenti sul territorio in cui la persona risiede e all’interno dell’associazione, allo scopo di favorire una crescita serena e armoniosa dei bambini/ragazzi, che la famiglia valuterà se accogliere o meno
Riteniamo importante la presa in carico di un nuovo utente che il Dipartimento cura con attenzione, garantendone l’effettuazione secondo i tempi e le modalità stabilite nel corso del primo incontro conoscitivo (presso l’ufficio disabili sensoriali della Città di Torino):
- la definizione di una prima ipotesi di lavoro con la rete dei servizi
- l’osservazione propedeutica all’inizio dell’intervento educativo personalizzato
- la formulazione di un progetto educativo individualizzato che tenga conto del contesto di riferimento, delle potenzialità del soggetto e dell’età, curando particolarmente la prevenzione delle interferenze della disabilità visiva sullo sviluppo
- l’esplorazione di opportunità e risorse presenti nel territorio in cui la persona risiede
Il servizio educativo offre pertanto consulenza tiflo psicologica legata alla riabilitazione sia per gli utenti che per i loro genitori.
La coordinatrice del servizio educativo è costantemente a disposizione delle famiglie per monitorare il grado di soddisfazione e per sostenere il nucleo nelle procedure che riguardano (es. richiesta di ausili, scelta di indirizzo scolastico, iscrizione ad eventuali iniziative socializzanti sul territorio ecc.), la mediazione in caso di eventuali criticità nel rapporto con scuola e rete dei servizi. Modalità di lavoro in rete Il lavoro in rete è ormai un dato imprescindibile. La finalità è approdare ad un intervento elaborato e multidisciplinare realizzato da parte di professionisti con competenze diverse che mira a facilitare il raggiungimento dell’autonomia dell’utente sul piano motorio, cognitivo e emozionale.
Il lavoro di rete è un’importante risorsa: la rete può essere a sua volta primaria (la famiglia, la scuola), secondaria di tipo informale (gruppi, associazioni, risorse territoriali) e di tipo formale strutturata (rete strutturata e formalizzata).
È a cura dell’educatore la rete primaria laddove gli scambi sono caratterizzati dal principio di reciprocità. È ancora a cura dell’educatore la rete secondaria di tipo informale laddove gli scambi sono contrassegnati anche dal principio della solidarietà. È invece un lavoro di sinergia tra educatore e coordinatore quello rivolto alla rete secondaria formale al fine di garantire un sistema integrato di interventi e la definizione di percorsi volti a rispondere in modo appropriato alle esigenze dell’utente, ottimizzare l’efficacia delle risorse, valorizzare e implementare le competenze, evitare la settorializzazione delle risposte.
Fin dalla presa in carico si fissano incontri preliminari con i vari operatori; dal 2022 gli incontri annuali di rete sono confluiti nelle riunioni dei GLO scolastici, convocati dalle scuole di ogni ordine e grado. Gli obiettivi di lavoro individuati vanno a comporre la proposta educativa che provvediamo ad inviare a tutti gli operatori della rete ad inizio anno scolastico; analoga modalità viene utilizzata quando, in prossimità delle successive riunioni, alleghiamo la verifica intermedia e finale della realizzazione degli obiettivi. Ogni incontro vede la redazione di un verbale “ad uso interno” che viene inviato a famiglia e operatori.
Sono costanti anche gli incontri bilaterali e di équipe al fine di assicurare unitarietà di intenti, e scambi di e-mail per un aggiornamento più puntuale. Tali aggiornamenti sono conservati nel diario di ogni utente, per una efficace tracciabilità degli avvenimenti. Le famiglie, si premurano di inviare valutazioni ortottiche e/o certificazione oculistica e diagnostica in fase di evoluzione.
Un lavoro di rete ben costruito può essere la risposta più efficace a problemi che potrebbero creare solitudine ed emarginazione nonché mancato sviluppo.